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mercoledì 4 dicembre 2019

La nave Alan Kurdi entra in Italia senza autorizzazione del Viminale eludendo tutti i controlli di sicurezza



Il Viminale nella tarda serata di martedì ha comunicato il via libera all’approdo di due navi ong, in particolare alla Ocean Viking di Sos Mediterranée ed alla Alan Kurdi dell’ong tedesca Sea Eye. La prima è destinata a Pozzallo, la seconda invece a Messina. Ma proprio sul messo dell’ong tedesca aleggia in queste ore un vero e proprio giallo. Così come si apprende da fonti locali, la operazioni di sbarco erano state autorizzate a partire dalle ore 9 di questa mattina presso uno dei moli del porto della città dello Stretto.

Invece, la Alan Kurdi ha fatto la sua comparsa all’interno dello scalo messinese già all’1 di questa notte, con un preavviso pare di appena un’ora. Andando a comparare gli orari, ben si intuisce come l’ok del ministero dell’interno è arrivato quando oramai il mezzo dell’ong Sea Eye era già all’interno delle nostre acque territoriali.

In poche parole, la Alan Kurdi era entrata senza alcun via libera ufficiale e senza aspettare la decisione del Viminale. Quest’ultima è arrivata in pratica a giochi già fatti, visto che la nave si trovava in prossimità di Messina.

A conferma di ciò anche una foto su Twitter, la quale mostra il percorso effettuato dalla Alan Kurdi nelle ultime ore. In essa è ben verificabile come il mezzo ieri sera alle ore 20:39 fosse già in prossimità della costa della città siciliana, trovandosi a poche miglia nautiche dallo stretto di Messina.

Questo perchè, come si legge sul Giornale di Sicilia, lo stesso equipaggio della Alan Kurdi avesse già deciso di approdare in Italia, senza aspettare il disco verde del governo e del ministero dell’interno da Roma. E, in particolare, la nave dell’ong Sea Eye pare fosse diretta a Palermo, vista la disponibilità offerta dal primo cittadino del capoluogo siciliano Leoluca Orlando poche ore prima.

Ma su queste indiscrezioni ancora non c’è stata alcuna conferma, l’unica cosa certa è che la Alan Kurdi è entrata in acque territoriali italiane già molte ore prima del via libera ufficiale. Per questo, a fronte di un approdo atteso in mattinata, la nave ha fatto il suo ingresso a Messina già un’ora dopo la mezzanotte.

Entrando con poco preavviso nel capoluogo peloritano, la macchina dei soccorsi avviata dopo la decisione del Viminale non era ancora pronta. Per cui i migranti sono rimasti a bordo della nave per tutta la notte, le operazioni di sbarco vero e proprio delle 61 persone a bordo invece sono iniziate intorno alle 9 del mattino.

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