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domenica 30 agosto 2020

Sbarco choc a Lampedusa, 450 clandestini! ira del sindaco: “Basta angherie del governo”. Residenti fanno da scudo umano al porto (Video)



di Roberto Mariotti – Un altro maxi-sbarco a Lampedusa, la tensione è altissima. Un peschereccio con oltre 450 persone a bordo, sembra di nazionalità tunisina, è arrivato al porto, scortato dalle motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Esasperati, i residenti hanno subito dato il via a una protesta. Davanti al porto con uno striscione “stop immigrati”. Rabbia e urla, «Governo pieno di incapaci, vergognatevi». «Da qui non passa nessuno». E l’ex senatrice Angela Maraventano colpisce duro: «Devono passare sul mio cadavere. Dov’è la ministra Lamorgese? Siamo stanchi. Sono tutti tunisini, peraltro, quindi vanno rimpatriati immediatamente. Impediremo con tutte le nostre forze di farli passare».
Il sindaco di Lampedusa: «Basta con le angherie del governo»
«Lampedusa non riesce più a sostenere questa situazione», dice a sua volta il sindaco Totò Martello. «O il governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta l’isola. Non riescono a gestire l’emergenza e ormai la situazione è veramente insostenibile. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del governo». Poi aggiunge: «Siamo in ginocchio, con questi arrivi all’hotspot si supereranno le 1.500 presenze. La situazione è grave». ll sindaco di Lampedusa aveva inviato una lettera al presidente tunisino Kasis Saied minacciando di raggiungere il Paese nordafricano con la sua barca percorrendo al contrario la rotta dei migranti
La Lamorgese e i giallorossi fingono di non vedere
Al Viminale continuano a giocare con i numeri e a girarsi dall’altra parte. Il governo mostra tutta la sua incapacità a mettere in atto un’azione, anche perché deve dar conto all’ipocrisia buonista. La Lamorgese arriva addirittura a dire che le partenze dalla Tunisia sono nettamente calate ad agosto. Ma è innegabile che nelle ultime ore il flusso sia ripreso a pieno ritmo, come testimonia il bollettino degli ultimi sbarchi. Sui numeri non c’è retorica che tenga: trenta sbarchi nella giornata di venerdì, altri otto sabato compreso l’arrivo dei 49 trasbordati dalla Lous Michel, la nave battente bandiera tedesca finanziata da Banksy, che ha soccorso nelle ultime ore 130 migranti. Una situazione aggravata anche dall’emergenza Covid-19.

Di Maurizio Zoppi – Una imbarcazione con a bordo 450 tunisini è arrivata questa notte a Lampedusa scortata dalla Guardia costiera e dalle forze dell’ordine. Un maxi sbarco nell’isola siciliana in barba alle proteste dei cittadini presenti sul molo, che hanno manifestato il loro dissenso attraverso striscioni e urla. “Questa è una invasione. Siamo stanchi e le forze dell’ordine devono essere insieme a noi”, afferma Attilio Lucia, vice coordinatore a Lampedusa della Lega presente al molo durante gli sbarchi. “Da qui non si muove nessuno. Devono passare sul mio cadavere. Dov’è la ministra Lamorgese? Siamo stanchi. Sono tutti tunisini, peraltro, quindi vanno rimpatriati immediatamente. Impediremo con tutte le nostre forze di farli passare“, ha urlato durante il trasbordo l’ex senatrice della Lega Angela Maraventano.

Il maxisbarco sull’isola avviene dopo 24 ore già “calde”. Erano infatti già approdati altri 500 migranti su una trentina di piccole imbarcazioni. Una emergenza che stenta a placarsi anche dopo i vari appelli della grave situazione fatti dal sindaco Totò Martello. Proprio ieri il primo cittadino della isola siciliana ha inviato una lettera al primo ministro tunisino Kasis Saied minacciando di raggiungere le coste nordafricane con la sua barca, percorrendo al contrario la rotta dei migranti.

Giunto anche lui questa notte al porto, il primo cittadino ha protestato vivamente: “Siamo in ginocchio, con questi arrivi all’hotspot si supereranno le 1.500 presenze. La situazione è insostenibile: o il governo prende decisioni immediate oppure sciopererà tutta l’isola”, ha spiegato, “Sarà direttamente l’amministrazione a dichiarare lo sciopero, chiudendo tutto. Non è possibile continuare a sopportare queste angherie da parte del governo. Le condizioni di vivibilità all’interno del centro di accoglienza di Lampedusa sono insopportabili, e sarà così fino a quando non si avvieranno trasferimenti in misura tale da superare il sovraffollamento: è una situazione che ho denunciato da tempo, così come l’allarme per aumentare la sorveglianza ed impedire che migranti escano dalla struttura. Gli effetti dell’emergenza migranti a Lampedusa non si limitano al solo Centro di accoglienza”.

Le parole del primo cittadino di Lampedusa sono una risposta indiretta alle dichiarazioni ufficiali del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, che ha assicurato ai giornalisti la sua intesa con il governo tunisino. Intesa che avrebbe comportato una forte riduzione degli sbarchi sulle nostre coste ad agosto, in confronto al precedente mese di luglio: ma del crollo degli sbarchi rivendicato dalla Lamorgese non si trova riscontro.

L’ennesimo sbarco è la ciliegina sulla torta che aggrava l’emergenza covid-19 in Sicilia e che non placa lo scontro politico e istituzionale tra l’esecutivo romano e il governo Musumeci.

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