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domenica 16 febbraio 2020

Napoli, residenti in piazza contro De Magistris: “Troppi migranti che portano degrado. È razzismo al contrario”



L’appuntamento era fissato per le 10.30 di ieri. Ma residenti e commercianti del Vasto, il quartiere di Napoli spesso al centro della ribalta delle cronache per gravi fatti di violenza e di criminalità, hanno iniziato ad affollare Piazza Principe Umberto già molto prima. Nonostante la bella giornata che invogliava ad uscire per fare una passeggiata, decine di persone hanno speso parte del loro tempo per ritrovarsi nella piazza situata non lontano dalla Stazione centrale per gridare il proprio malcontento verso il sindaco Luigi De Magistris.

La manifestazione odierna, dal titolo Tour do’ Vast (un creativo miscuglio tra francese e napoletano che significa Giro del Vasto), aveva l’obiettivo di mostrare la reale situazione dell’area e valutare se le promesse fatte nel corso del tempo dal primo cittadino sono state mantenute. Maggiore sicurezza, installazione di videocamere di sorveglianza in tutta la zona, tutela della attività aperte da giovani e creazione di un’area mercatale di libero scambio erano alcuni dei propositi di De Magistris. Belle idee rimaste sulla carta. Così come l’intenzione espressa dallo stesso Giggino di recarsi nel Vasto almeno 3 volte a settimana.

Il tempo di posizionare il banchetto per avviare una raccolta firma e Vittorio Macina, un educatore molto impegnato nel sociale, mi prende sotto braccio e mi porta nella piccola area verde dove sono al lavoro alcuni immigrati. ”Noi li conosciamo, siamo amici. Sono giovani che si impegnano per il quartiere, un esempio da seguire”. ”Non come loro”, continua indicando un muretto poco distante sul quale sono seduti diversi stranieri a fare nulla. ”La colpa in realtà non è la loro- sottolinea Vittorio – ma di chi li fa venire qui e li abbandona. Vedete, loro stanno in mezzo alla strada dalla mattina alla sera facendo niente”.

L’educatore però ci tiene a sottolineare con forza che racconta questo non per razzismo. ”La xenofobia? Ma per favore. Il quartiere ha sempre accolto gli stranieri. Tantissimi vivono qui da anni e sono integrati. Noi chiediamo solo che la zona sia vivibile e sicura. Se i migranti venissero seguiti, allora in quartiere non verserebbe in questo stato di degrado”. Vittorio denuncia, come più volte fatto da tanti altri residenti della zona, che un altro grave problema è legato ai mercatini che spuntano da nulla e che vendono anche tanti oggetti raccolti dalla spazzatura. “Ma le regole ci sono solo per i negozianti? Ma la tracciabilità fiscale? E che dice che la roba presa dai cassonetti e venduta non crei un problema sanitario?”. ”I commercianti sono stufi ”, aggiunge il coraggioso educatore che indica la strada per cambiare la situazione: ”Serve la delocalizzazione dei migranti. Ma come è possibile che in 800 metri ci siano circa 1000 stranieri?”.

Nel frattempo, tantissime persone aspettano il loro turno per firmare al banchetto allestito in piazza. Ci sono giovani e mamme con bambini piccoli, anziani e anche stranieri che dicono basta al degrado del Vasto. Tra questi vi è Yusupha, un giovane che lavora in un Caf del quartiere anche come traduttore e che smentisce che alla base del malcontento dei residenti ci sia la discriminazione.”Napoli non è razzista. Noi vogliamo bene alla gente. Io sono stato fortunato perché accompagnato da un amico italiano. I ragazzi che vengono qui devono essere seguiti altrimenti si perdono”. Intanto vicino al banchetto spunta un microfono. Diversi cittadini prendono la parola per esprimere il proprio dissenso in merito alla immobilità del Comune e alle tante promesse non mantenute dal sindaco De Magistris. Interventi brevi ma dai toni duri. Del resto queste sono persone non abituate ai riflettori ma che sono scesi in piazza perché stanchi del degrado. L’obiettivo è sempre il primo cittadino.

Mario Maggio, consigliere municipale di Fratelli d’Italia, afferma che nessuno si deve epremttere di parlare di razzismo in quanto il Vasto è un quartiere accogliente tanto che è stato creato un campo rom a Via Santa Maria del Pianto. ”Il problema sono le persone portate qui e che poi vengono abbandonate sotto la falsa speranza di integrazione. Questo fragile equilibrio rotto quotidianamente viene strumentalizzato da chi etichetta gente e un popolo che da sempre ha teso le mani per gli stranieri. Noi non siamo razzisti, siamo esausti, arrabbiati per la realtà imperversa nelle strade. Togliere la libertà, la vivibilità, la sicurezza, ad una comunità allora è un razzismo al contrario”. Applausi dalle persone in piazza per un pensiero praticamente condiviso da tutti.

Adelaide Dario, presidente del comitato Vasto- Nolana ”Progetto per Napoli” , sottolinea che il Vasto è un luogo di accoglienza da sempre, accusa chi parla solo di integrazione e poi fa poco per aiutare gli immigrati: ”Falsa integrazione è lasciare queste persone al loro destino”.

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