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lunedì 7 ottobre 2019

«DELRIO (PD) HA CHIESTO I VOTI ALLA ‘NDRANGHETA»

ACCUSE GRAVISSIME DALLA LETTURA DELLA SENTENZA SULLA ‘NDRANGHETA NELL’EMILIA ROSSA 


La sentenza Aemilia: «I candidati a sindaco di Reggio andarono a Cutro senza dire che i voti della ‘ndrangheta erano sgraditi».

Dopo il deposito delle motivazioni del maxi processo contro la ‘ndrangheta “Aemilia”, celebrato a Reggio, la Lega ha chiesto di ascoltare in commissione parlamentare antimafia Delrio e l’attuale governatore emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini.

Il motivo e’ il grave episodio ricordato nelle motivazioni e avvenuto nel 2009, quando alcuni candidati a sindaco di Reggio Emilia si recarono in piena campagna elettorale a Cutro, in Calabria, paese di origine della cosca di ‘ndrangheta legata alla famiglia Grande Aracri che si era espansa anche in Emilia. Tra i candidati presenti anche Delrio.

 Ora, cosa va a fare il candidato a sindaco PD di Reggio Emilia nella capitale di una cosca ‘ndranghetista? A chiedere i voti dei calabresi residenti in città, dicono molti.

Poi dove andrete, a Benin City? Ma Delrio smentisce di essere andato a caccia di voti dei cutresi, di cui a Reggio Emilia esiste una numerosa comunita’. Si trattava di turismo.

La Lega: se ne occupi la commissione Antimafia. Nuovo imbarazzo sull’asse Pd-M5s.

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