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mercoledì 17 ottobre 2018

Cagliari, fermato algrino clandestino: era stato espulso nel 2017


Per poter far ritorno in Italia dopo un decreto di espulsione occorre attendere almeno 5 anni e ricevere una speciale autorizzazione da parte del ministro dell’Interno: per evitare il rispetto delle restrizioni l’algerino sceglie una “seconda” clandestinità, ma gli è andata male

È finito in manette grazie agli agenti della squadra mobile di Cagliari un clandestino di nazionalità algerina di 21 anni.

L’individuo, tale Hamza Garouchi, faceva parte di un gruppo di 66 migranti sbarcati a Sant’Antioco nello scorso fine settimana, durante uno degli innumerevoli approdi “silenziosi” ma costanti nelle coste isolane, dove si verificano con cadenza quasi quotidiana.

Grazie alle indagini effettuate dagli inquirenti è stato possibile individuare il profilo del magrebino, già colpito da decreto di espulsione dal territorio nazionale nello scorso 2017. Un provvedimento bellamente ignorato dall’africano, che ha ripreso il mare come se nulla fosse mai accaduto prima. La consultazione della fornita banca dati Interforze ha permesso agli agenti dell’ufficio immigrazione, con la collaborazione dei colleghi del gabinetto regionale di polizia scientifica, di ricostruire alcuni degli spostamenti del clandestino.

Quest’ultimo aveva effettuato il suo primo approdo irregolare nel gennaio del 2016, sbarcando sempre sulle coste della Sardegna. Dopo poco più di un anno ecco arrivare il decreto di espulsione, emesso a suo carico dal prefetto di Taranto nel settembre 2017.

Combinati tutti gli elementi d’indagine a loro disposizione, gli inquirenti hanno tratto in arresto il nordafricano a Cagliari. Il reato imputatogli sarebbe quello di non aver atteso i 5 anni previsti per far ritorno in Italia a seguito di un decreto di espulsione e di essere sprovvisto della necessaria speciale autorizzazione che può esser rilasciata solo dal ministero dell’Interno.

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