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mercoledì 13 novembre 2019

La Rai cambia idea e blocca l’ospitata di Chef Rubio. E lui fa la vittima: “Mi hanno cancellato per ragioni politiche”



Facce di bronzo. Rai2 non ha mai scelto chef Rubio “come testimonial contro il bullismo. Rubio è stato solo invitato come ospite della trasmissione #RagazziContro per parlare di Cyberbullismo. La Rai blocca la puntata con Rubio perché inopportuno. La puntata è stata registrata a ottobre. La Rai ha avuto tutto il tempo di valutare se Rubio ha detto cose inopportune. Questo non viene specificato. E così non è stato. Carlo Freccero sostiene che Rubio ‘avrebbe vampirizzato il programma’. Beh con tutto questo polverone che hanno sollevato, Rubio ha vampirizzato senza neanche poter fiatare”.

Fanno anche le vittime. Il bue che dà del cornuto all’asino. Lo sfogo di Barbara Castiello, addetta stampa di chef Rubio, su Fb ha dell’incredibile. Incredibilmente aggiunge che “la cancellazione del programma Rai con il cuoco “unto e bisunto” ospite puzza proprio di ragione politica“. All’anima. Dopo tutto l’odio e gli insulti irriferibili che il cuoco, messo alla porta da Discovery, ha sparso sui canali social su Giorgia Meloni, Salvini e il popolo sovranista, ha pure il coraggio del vittimismo. Ricordiamo il suo post “miserabile” sui due carabinieri uccisi a Trieste. Poi gli insulti al popolo di San Giovanni. Soprattutto, evidenziamo la crociata antisionista messa su sui suoi canali social. Insomma il cuoco maleducato e il suo entourage pensano pure di essere dei perseguitati politici.

“Anzaldi, renziano, di Italia Viva e segretario della Commissione Vigilanza Rai – prosegue Castiello ella sua difesa di una ausa persa- un paio di giorni fa ha chiesto che la Rai prendesse in considerazione l’idea di affidare un programma a Chef Rubio, in uscita da Discovery. Pronta la risposta di Salvini hater della prim’ora e top player del bullismo social”. Ha un’idea un po’ confusa del bullismo l’addetta stampa di chef Rubio, che nega ogni evidenza. Rispondere ad insulti feroci e a minacce è un diritto. Se anche Amnesty ha ritenuto opportuno chiudere i rapporti con lui, interrogarsi sarebbe d’obbligo.

Castiello ricorda che ” Rubio è stato ambassador delle campagne di Amnesty “Write for Rights 2016 e 5×1000 (2017 e 2018). Non si trattava di campagne contro il bullismo ma per i diritti umani. Rubio ha portato a termine tutte le campagne come da accordi previsti con Amnesty Italia. Non abbiamo mai ricevuto alcuna comunicazione ufficiale di Amnesty d’interruzione dei rapporti. Ma abbiamo appreso dai giornali che su segnalazione di Selvaggia Lucarelli, Amnesty Italia riteneva opportuno non proseguire con altre collaborazioni. Amen”. Tutta colpa del destino cinico e baro? “Tutto questo accade, conclude Castiello, mentre Rubio prosegue il suo viaggio e saluta tutti dal Kurdistan”. Ecco. Che ci resti. Del resto la sua presenza in Rai, come volevano i renziani sarebbe stata scandalosa. Scandaloso anche solo concepirlo.

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