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lunedì 30 settembre 2019

Migranti, Orban si beffa di Conte: “Se serve siamo disposti a difendere noi i confini dell’Italia”


“Caro primo ministro Conte, se necessario, siamo disposti ad assumerci noi la protezione di alcune sezioni del confine italiano“.

Viktor Orban sfida il premier italiano Giuseppe Conte in un passaggio del suo discorso dopo la rielezione a presidente del partito Fidesz al termine del 28mo congresso. E poi, ha aggiunto, “avvieremo il rimpatrio di un numero significativo di migranti da qualunque posto provengano”.

Una frase che suona come uno sberleffo, come un voler ribadire l’incapacità dell’attuale governo italiano a difendere i propri confini. Orban torna così sul tema immigrazione, come aveva fatto qualche giorno fa ospite della festa nazionale di FdI Atreju.

In quell’occasione aveva detto: “Quando la sinistra va al governo fa sempre due cose: fa entrare i migranti e aumenta le tasse”. parole che avevano mandato su tutte le furie Luigi Di Maio, che aveva parlato di inutili ingerenze e anche Nicola Zingaretti, che si era scagliato contro Orban: “Orban è un nemico dell’Italia, ragiona e agisce come tale e contro i nostri interessi.

Sognava di distruggere l’Europa e, sconfitto, viene qui a dare lezioni. Torni a fare danni a casa sua”. La teoria di Orban è che le ondate migratorie siano finalizzate alla scristianizzazione totale dell’Europa e che il compito da assumersi è quello di frenare quella che chiama invasione difendendo al contempo le radici cristiane della nostra civiltà.

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