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domenica 7 ottobre 2018

Di Maio: Di Battista non volle fare il ministro. Ora nessun rimpasto. Tra poco nuova Europa!


Non ci sarà alcun rimpasto nel governo Lega-pentastellato: parola di Luigi Di Maio. "Nessun rimasto", assicura al Corriere della Sera che gli chiede conto delle voci che vorrebbero Di Battista in procinto di andare alla guida della Farnesina, Savona al posto di Tria al ministero di via XX Settembre e fuori dalla compagine governativa Toninelli (Trasporti) e Grillo (Sanità). "Chiesi a Di Battista di fare il ministro, ma lui stava partendo, non volle".

Preoccupato perché l’Unione europea ha bocciato la manovra? No, perché “tra sei mesi questa Europa sarà finita”. Il vicepremier Luigi Di Maio risponde così ai malumori che la misura economica del governo gialloverde ha sollevato a Bruxelles. “Sapevamo che non sarebbe piaciuta”.

Secondo Di Maio, “ci sarà in tutti i Paesi un tale terremoto contro l’austerity che le regole cambieranno il giorno dopo le elezioni”. Il vicepremier, però, assicura che per dopo “non c’è nessun piano B”. “Per me l’appartenenza all’Unione europea non è in discussione, così come non è in discussione l’uscita dall’euro. È la Commissione che ha sei mesi di vita, dopodiché nessuno di questi soggetti farà più il commissario”, insiste. E sulla manovra aggiunge: “Noi la vogliamo discutere con le istituzioni europee. Loro non sono d’accordo con il nostro livello di deficit, però se è vero che sono aperti al dialogo anche noi lo siamo. C’è tutta la volontà di spiegare la manovra del popolo, che ripaga la gente di tanti torti e ruberie”.Sulla manovra “non c’è un piano alternativo”

Sulla manovra, comunque, Di Maio ribadisce che “non si torna indietro”. “Se andiamo in Parlamento con l’idea di cambiare il 2,4 di deficit, gli squali sentono il sangue e azzannano. Non c’è un piano alternativo”, spiega. Poi assicura che le coperture ci sono e sul reddito di cittadinanza aggiunge: “Parliamo di sei milioni di italiani sotto la soglia di povertà relativa o assoluta. È una misura seria che innescherà la crescita”.

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