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mercoledì 7 ottobre 2020

MIMMO LUCANO, I SOLDI DELL’ACCOGLIENZA PER COMPRARE LA CASA ALL’AMANTE AFRICANA- MA NON BASTA: PIÙ SOLDI”

 




È ripreso ieri al tribunale di Locri il processo a carico di Mimmo Lucano, l’ex sindaco di Riace alla sbarra insieme ad altre 25 persone. Deve rispondere di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e truffa in relazione ai progetti di accoglienza degli immigrati

A deporre in aula il colonnello della Guardia di Finanza Nicola Sportelli, teste chiave dell’accusa. Il finanziere, rispondendo alle domande del pubblico ministero Michele Permumian, ha focalizzato la sua attenzione sulle posizioni dell’ex primo cittadino, della compagna Lemlem Tesfahun e del presidente dell’associazione Città Futura Fernando Antonio Capone circa le accuse di peculato mosse a loro carico.



«Dalle indagini – ha spiegato Sportelli – è emersa una distrazione di ingenti somme di denaro per fini diversi dall’accoglienza». Sotto la lente delle Fiamme Gialle la casa assegnata da Lucano a Lemlem «non per le finalità del progetto». Nel mirino degli investigatori anche il frantoio e le case Atena, Santo Spirito e Piazza.

Insomma, i soldi delle tasse per la casa dell’amante africana di Mimmo. Tra l’altro sposata col fratello.


LUCANO, IL BOSS DELL’ACCOGLIENZA FESTEGGIA: “DL SALVINI ELIMINATI MA NON BASTA: PIÙ SOLDI”


Il boss di Riace annusa il ritorno del business. Lui che si inventava matrimoni per regolarizzare clandestini pur di prendere i soldi dalle tasche dei contribuenti per mantenere il suo parco di divertimenti per clandestini africani.


“I decreti Salvini erano anticostituzionali. Che siano stati superati è un passo avanti ma probabilmente non basta. Non riesco nemmeno a immagine come sia stato possibile concepire un progetto immigrazione basato su quelle norme salviniane, a mio avviso disumane che non hanno niente a che vedere con i diritti delle persone e l’accoglienza diffusa”.

 Così l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano commenta all’Adnkronos il nuovo decreto immigrazione e sicurezza che manda in soffitta i decreti varati dall’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini. “Non ho letto ancora il testo del nuovo decreto. Non so se sia una vera apertura, sicuramente oggi una sconfitta per chi volle norme disumane a danno dei più vulnerabili”.

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