Di Lorenza Mariani – Ormai lo sanno tutti, a partire dalle dirette interessate: le ladre rom in servizio effettivo e permanente sui mezzi pubblici della capitale. Possono derubare e depredare come più le aggrada: tanto, stante la legge vigente, essendo spesso le borseggiatrici in stato interessante, non possono scontare l’arresto. Al massimo, per loro scatta la denuncia a piede libero. Come beffardamente dimostrato negli anni dalla più celebre della serie di esperte mano leste, Lady Furto.
Roma, 5 ladre rom incinta in azione sul tramE così, ricorrendo a un copione arci noto, 5 ladre rom a bordo di un tram in transito su via Marmorata, prima hanno individuato la loro preda. Poi hanno cominciato a braccarla. Quindi, decise a passare all’azione, l’hanno accerchiata. La povera signora, una donna anziana, non si è accorta subito di quanto le stava accadendo. Diversamente, però, la loro azione non è passata inosservata ai militari della stazione San Lorenzo in Lucina, guarda caso in servizio anti-borseggio. Ai quali non è sfuggita tutta la manovra di accerchiamento, e poi il furto del portafogli, compiuti ai danni della malcapitata passeggera scelta dalle borseggiatrici come vittima da depredare.
Beccate in flagrante, sono già a piede libero grazie alla gravidanzaIntervenuti immediatamente, i militari hanno bloccato le ladri rom ancora in azione. Sono, come riporta il sito di Roma Today in un servizio sul caso, «cinque giovani donne di età compresa tra i 19 e i 26 anni. Tutte in dolce attesa, provenienti da vari insediamenti della Capitale e della provincia». E tutte, guarda caso, determinate a compiere la loro missione a bordo del tram 3 in via Marmorata: sfilare a chi di dovere, portafogli con carte di credito e denaro sonante. Beccate in flagrante, però, alle 5 borseggiatrici in dolce attesa è toccato mollare il malloppo, restituito prontamente alla legittima proprietaria. Recuperata la refurtiva, dunque, è scattata la denuncia… a piede libero. Le 5 future mamme, infatti, ancora una volta l’hanno fatta franca, in virtù del loro stato di gravidanza. Leggi la notizia su Il Secolo D’Italia
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