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venerdì 20 settembre 2019

In 72 ore i trafficanti di Ocean Viking ha recuperato 218 clandestini: ora chiedono un porto sicuro all’Italia


Dai 109 di martedì ai 218 di oggi. Esattamente il doppio. Su Twitter, la nave ong Ocean Viking aggiorna di ora in ora il conto dei migranti salvati nel Mediterraneo nella nuova spedizione dopo quella culminata qualche giorno fa con lo sbarco a Lampedusa. “L’ultima operazione, coordinata dalle autorità marittime maltesi, porta a 218 il numero totale di superstiti a bordo”, comunica l’imbarcazione di proprietà di Sos Mediterranée e Medico senza Frontiere.

L’altra volta, erano stati “solo” 82 i migranti a essere sbarcati sulle coste italiane e poi ricollocati in alcuni Paesi europei. Oggi, invece,, il loro numero è decisamente più alto. Portando con sé un’aria di tempesta. Infatti, nel giro di appena 72 ore, la situazione a bordo della Ocean Viking è letteralmente esplosa.

Dopo essere tornata nel Mediterraneo centrale per riprendere le operazioni di ricerca e soccorso, la nave ha effettuato vari interventi al largo delle coste libiche per salvare centinaia di naufraghi in difficoltà. Il numero di “ospiti” a bordo è cresciuto lentamente e irreversibilmente. La mattina del 17 settembre la ong aveva fatto sapere di avere soccorso 48 persone.

Qualche ora dopo, altri 61 migranti trovati su un gommone in difficoltà. Portati a bordo, i medici della ong hanno dovuto curare alcune di loro per avere inalato del carburante. La situazione, per qualche ora, si è stabilizzata. Le autorità marittime libiche hanno concesso alla Ocean Viking il porto di Khoms, ma per la Ong “la Libia non è un porto sicuro, come più volte stabilito dall’Unhcr. Abbiamo chiesto un altro porto”, avevano fatto sapere su Twitter Sos Mediterranée e Medici senza Frontiere.

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