Donald Trump vuole negare il visto e la green card ad immigrati regolari che, a causa del loro basso reddito, dipendono dall’assistenza pubblica per quanto riguarda la sanità, la casa e gli assegni alimentari. «Il principio alla base di esso è un vecchio valore americano, ed è autosufficienza”, ha detto a Fox News Ken Cuccinelli, direttore del servizio di Immigrazione e cittadinanza .
«È un principio fondamentale – il sogno americano stesso – ed è una delle cose che ci contraddistingue, ed è centrale nella storia degli Stati Uniti fino dal 1800».
La norma aggiornata entrerà in vigore a ottobre. «Avrà anche il vantaggio a lungo termine di proteggere i contribuenti assicurando che le persone che entrano in questo paese non diventino oneri pubblici, che possano mantenersi da sole, come hanno fatto gli immigrati negli anni passati», ha detto Cuccinelli . «Non è solo una ricetta per il loro successo, ma per il successo dell’America che cresce dal nostro sistema di immigrazione».
È stata pubblicata oggi infatti sul Federal Register, una nuova normativa, che darà ai funzionari dell’immigrazione la possibilità di negare il permesso di soggiorno a tempo indeterminato, la famosa green card considerata la porta d’accesso alla cittadinanza, se si ritiene che i richiedenti possano essere poi «a carico del pubblico». La formula “public charge” è solitamente usata negli Usa per cittadini che «dipendono dall’assistenza del governo per la loro sussistenza»per quanto riguarda il versamento di denaro liquido.
Come si ottiene la Green Card negli UsaMa ora l’amministrazione Trump allarga il concetto anche a chi beneficia dei food stamp (le carte per acquistare prodotti alimentari date alle famiglie più povere), Medicaid, l’assistenza sanitaria pubblica sempre per i meno abbienti, e le abitazioni popolari. Contro la misura, che verrà annunciata ufficialmente mercoledì per entrare in vigore tra 60 giorni, hanno già annunciato associazioni pro migranti ed i democratici l’hanno già duramente criticata. Associazioni che tutelano i bambini temono che la sua entrate in vigore porterà le famiglie di migranti a non applicare, anche se ne hanno diritto, a programmi federali per la distribuzione di cibo ai bambini nel timore poi di perdere il diritto al permesso di soggiorno.
Nessun commento:
Posta un commento