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martedì 13 agosto 2019

Salvini "stana" Renzi e 5 Stelle "Taglio parlamentari e poi voto"


Il redde rationem è cominciato. Al Senato sono iniziate le operazioni di voto per decidere una data sul calendario per la mozione di sfiducia su Conte. In Senato sono presenti tutti i big: anche Matteo Salvini. Il capogruppo al Senato del Carroccio, Romeo, ha già parlato chiaro confermando che la Lega "chiede che il Senato voti la mozione di sfiducia a Conte nella giornata di domani e, per rispetto" alle commemorazioni sul crollo del ponte di Genova, che l’Aula si riunisca alle 16.

Sulla stessa posizione anche Forza Italia che con l'intervento della capogruppo, Anna Maria Bernini ha chiesto un voto in tempi rapidi: "C'è qualcuno che sta preparano altri progetti, contrari alla volontà popolare e alieni al voto. Noi vogliamo votare subito la mozione di sfiducia, votiamo subito dopo la mozione sul calendario".

 Ma l'intervento sui cui sono puntati i riflettori è quello di Matteo Salvini. Dopo aver preso posto tra i banchi della Lega ha preso la parola chiedendo un ritorno immediato alle urne. "Come sono lontani i riti della politica dal paese reale, che non si capisce perchè non si debbano disturbare i parlamentari a ferragosto", ha affermato Salvini. Poi ha aggiunto: "L’Italia vuole certezze e cosa c’è di più lineare, dignitoso e bello che dare la parola al popolo".

A questo punto il ministro degli Interni si è rivolto a Renzi che ha proposto un governo istituzionale per votare la manovra e il taglio dei parlamentari. Salvini incalza Renzi: "Dico al senatore Renzi e ai 5 Stelle che possiamo fissare per la prossima settimana il taglio dei parlamentari e un minuto dopo si torna al voto, noi ci siamo. Vedo che dai banchi del Pd ora non applaudono più e qualche abbronzatura si sta stingendo... ". Parole chiare quelle di Salvini che chiede dunque un ritorno in tempi rapidi alle urne.

Poi, dopo Salvini è il turno del Pd con il capogruppo Marcucci che ha messo nel mirino il vicepremier con parole dure: "Lei non ha paura di noi ministro Salvini e fa bene perché siamo democratici. Io invece confesso che ho paura di lei, delle sue parole, delle sue idee, dell'Italia che lei vuole.

Oggi per noi è una bella giornata, perché mettere fine a questo governo a trazione salviniana è una benedizione. Qui quello abbronzato più di tutti è lei". A seguire l'intervento della capoguppo del Misto-Leu: "È vero, lei non ha paura del voto ma ha paura dei processi, ha paura dei magistrati".

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