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martedì 13 agosto 2019
La Spagna del “compagno” Sanchez chiude i porti: respinti i 31 clandestini minorenni sulla Open Arms
La Spagna di far sbarcare i migranti della Open Arms in un porto iberico non vuole saperne. Non sono bastati gli appelli social anche di rappresentanti del mondo dello spettacolo come Javier Bardem, il governo Sanchez va per la sua strada: da accogliente è diventato “serrado”, con i porti chiusi. E dunque l’indifferenza di Madrid davanti alla nave ong che è in mezzo al Mediterraneo con almeno 150 persone a bordo.
Madrid ha infatti respinto l’appello lanciato dal capitano di Open Arms che ha chiesto di poter far sbarcare in Spagna i 31 minori che si trovano a bordo. Il capitano Marc Reig ha inviato lunedì una lettera all’ambasciata spagnola a Malta, chiedendo che Madrid conceda asilo ai minori, garantendo che tutti “rispettano i requisiti per il riconoscimento come rifugiati”. La risposta piccata a questa richiesta è arrivata dal ministro ai lavori pubblici spagnolo, Josè Luis Abalos che ha affermato: “Il capitano non ha la competenza legale o l’autorità per chiedere asilo per i minori“.
Abalos, come riporta Adnkronos, ha poi elogiato gli sforzi spagnoli nei salvataggi di migranti in mare, dicendo che la guardia costiera lo scorso anno ne ha salvati 50mila. “Non è giusto contestare il governo spagnolo, o la sua reputazione, quando si tratta del tema dei soccorsi“, ha aggiunto. Insomma Madrid si volta dall’altra parte e si iscrive di diritto nella lista dei Paesi con la doppia morale sui migranti come francia e Germania che chiedono all’Italia di aprire i porti per tenere i propri chiusi alle navi delle ong. Resta dunque inascoltato il messaggio di Javir Bardem: “Crediamo che la Spagna sia il Paese giusto e ideale per farlo, perché è il Paese d’origine della ong Open Arms, che sta facendo un lavoro necessario e straordinario per la dignità umana e per salvare la vita di persone che fuggono da situazioni che nemmeno possiamo iniziare a immaginare“.
Insomma ormai l’Europa è sempre più a senso unico. Il problema dell’immigrazione, secondo gli Stati del Mediterraneo, è solo italiano. A questo quadro va aggiunta anche la mossa del tribunale di Palermo che nella risposta al ricorso presentato da Open Arms accende i fari proprio sulla situazione che riguarda i minori: “I loro diritti di essere accolti in strutture idonee, di avere nominato un tutore e di ottenere il permesso di soggiorno evidentemente vengono elusi“. E per questo motivo il Tribunale ha chiesto chiarimenti ai ministri.
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