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giovedì 22 agosto 2019

Consultazioni al Quirinale, Salvini chiede il voto ma si appella a Di Maio: "Ripartiamo insieme". Il leader 5S allontana le urne: "Economia ci preoccupa, non lasciamo Italia affondare"


Nel secondo giorno di consultazioni - in cui il presidente Mattarella ha incontrato i partiti maggiori - lo scenario del governo giallo-rosso appare più in salita.

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti - dopo l'incontro con il capo dello Stato - dice che serve un "governo di svolta" non un "esecutivo a ogni costo". Mentre il leader leghista Matteo Salvini ripete che la "via maestra sono le elezioni" ma non chiude ai 5Stelle. Anzi elogia Luigi Di Maio dicendo che ha "lavorato bene per il Paese".

Insomma, prova a incunearsi nella difficile trattativa tra Pd e Cinquestelle. Luigi Di Maio - che guida l'ultima delegazione sentita dal capo dello Stato - dice che sono "avviate interlocuzioni su maggioranze" ma non cita il Pd. Esclude le elezioni anticipate perché "l'economia ci preoccupa". Ma non scioglie ancora il rebus. Intanto - fuori del Quirinale - si è acceso lo scontro interno al Pd sulle condizioni per la nascita di un eventuale governo giallo-rosso.

Con un malumore crescente in quelle frange del Movimento contrarie all'alleanza con il Pd. Mentre una nota del Movimento dice: "La posizione ufficiale dei 5Stelle sarà espressa solo dopo le consultazioni". E proprio di Maio, con i capigruppo D'Uva e Patuanelli, è in questo momento a colloquio con il capo dello Stato.
Salvini: "Via maestra sono le elezioni". Ma lancia appello a Di Maio
Matteo Salvini - dopo l'incontro con Mattarella - ha pronunciato un discorso dal doppio registro, da un lato ha ribadito che la via maestra non può essere un governo di palazzo o un governo "contro", ma solo le elezioni. "Abbiamo scelto di portare nelle case degli italiani le cose che non vanno, qualche anno fa sarebbero rimaste nelle stanze segrete.

L'Italia non può permettersi di perdere tempo, con un governo che litiga". Ha attaccato gli eventuali alleati del governo giallo-rosso: "Faranno a Bibbiano il cdm sulla famiglia?". Ma poi ha continuato a lasciare più di uno spiraglio aperto nei confronti dei Cinquestelle: "Se c'è la voglia di lavorare, la Lega è nata per questo. Se i no diventano sì, io non porto rancore".
Di Maio: "Preoccupati per l'economia, non lasciamo Italia affondare"
La replica di Di Maio comincia con l'elenco delle crisi aziendali lasciate aperte dalla fine del governo. "Al capo dello Stato abbiamo portato le nostre preoccupazioni per l'economia", dice. "Si rischia di tornare a una crisi come nel 2008". Poi rivendica: "Noi abbiamo la maggioranza in Parlamento". Ed elenca dieci obiettivi prioritari per il Paese. Mettendo il taglio dei parlamentari al primo posto, e poi anche la legge sul conflitto di interessi, la riforma della Rai, un green new deal, un rilancio del Sud, la riforma del sistema bancario, la tutela dei beni comuni a partire da acqua e sanità.

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