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domenica 12 luglio 2020

Tra 2 giorni il nuovo Dpcm per rovinare l’estate agli italiani: così il dittatore Conte si “sigilla” alla poltrona



Di Valentina Dardari – Mancano due giorni al nuovo Dpcm che servirà a rinnovare le misure di sicurezza di contenimento del coronavirus: data prevista il 14 luglio. E intanto chi di dovere starebbe pensando di cambiare qualcosa, magari aggiustare qua e là le norme vigenti fino a questo momento. Prorogato il divieto di entrata in Italia da chi arriva da 13 Paesi contenuti nella black list e norme chiare per evitare assembramenti. Martedì prossimo toccherà al ministro della Salute Roberto Speranza spiegare davanti al Parlamento i provvedimenti che il governo intende prendere. In programma c’è anche la proroga dello stato d’emergenza e la legittimazione delle restrizioni delle libertà personali, come chiesto dal Presidente della repubblica Sergio Mattarella.
Ecco le norme anti coronavirus
Alle mascherine nei luoghi chiusi non potremo rinunciare, mentre ai guanti sì. Anche perché questi ultimi rischiano di fare peggio se utilizzati in modo sbagliato. Permane l’obbligo di lasciare le proprie generalità nei luoghi pubblici che conserveranno i nostri dati per 14 giorni. Sarà ancora necessari a la sanificazione dei luoghi, la presenza del disinfettante per igienizzare le mani e i termoscanner per la rilevazione della temperatura corporea quando si entra in centri commerciali e uffici. Per quanto riguarda le discoteche e le sale da ballo ci sarebbe una novità. La riapertura era prevista per lo scorso martedì, sembra invece che il governo, almeno per quanto concerne i balli al chiuso, voglia prorogare il divieto fino a fine mese. Speranza ha sottolineato che “se le Regioni decideranno di farlo autonomamente, possono eliminare le restrizioni ma dovranno assumersene le responsabilità”. Insomma, a loro rischio e pericolo. Della stessa idea Francesco Boccia, responsabile delle Regioni, secondo il quale spetta alle regioni decidere a seconda dell’andamento della curva epidemica del coronavirus.
Rischio sanzioni salate a stabilimenti e locali
Il divieto di assembramento permane ovunque, sia tra i locali della movida che in spiaggia. Pronte a fioccare le multe a chi non rispetterà le leggi vigenti, sia al mare che in città. Stabilimenti balneari e locali nel mirino delle forze dell’ordine quindi. I primi devono rispettare il distanziamento previsto tra ombrelloni, sdraio, bagnanti. In caso contrario parte la sanzione. Idem per i locali e ristoranti che dovranno continuare a controllare gli accessi ad aperitivi, pranzi e cene. A questo riguardo potrebbe presto arrivare una nuova circolare del Viminale. Su fiere, eventi e sagre il dibattito è ancora aperto. A tal proposito domani, lunedì 11 luglio, dovrebbe arrivare il parere del Comitato tecnico scientifico. Intanto il ministro della Salute sarebbe dell’idea di evitare grandi assembramenti, ma anche di scaricare il barile alle regioni.

Così se sbagliano la colpa è solo loro. Voli vietati per chi entra in Italia da 13 Paesi: Armenia, Bahrein, Bangladesh, Kuwait, Oman, Bosnia Erzegovina, Macedonia del Nord e Moldova, Brasile, Cile, Panama, Perù e Repubblica Dominicana. Anche se vengono utilizzati voli triangolari. Gli italiani che rientrano da questi Stati possono farlo, ma devono mettersi in quarantena. Isolamento di 14 giorni anche per chi arriva dagli Stati Uniti.

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