Inutile ogni tentativo da parte della vittima di divincolarsi dal proprio aggressore per tentare la fuga: quest’ultimo, facendo valere la sua maggiore forza fisica, l’ha infatti trattenuta sul posto ed obbligata a subire le violenze senza fiatare o muoversi. Subito dopo essere giunta alla stazione ferroviaria di Barletta, la studentessa si è diretta verso la stazione di polizia penitenziaria per raccontare la terribile vicenda nella speranza di poter catturare il prima possibile il maniaco magrebino, che nel frattempo era sparito, facendo perdere le proprie tracce.
I dati raccolti dagli inquirenti hanno quindi consentito di iniziare fin da subito le ricerche del responsabile, risultato un senza fissa dimora con una lunga lista di precedenti di polizia alle spalle. Lo stesso malvivente, tra l’altro, era gravato da un provvedimento di espulsione, ovviamente non ottemperato, emesso dal questore di Bari lo scorso 18 ottobre del 2019.
Le indagini compiute dalla polfer hanno portato ai risultati sperati, dato che il marocchino è stato individuato sul lungomare di Ponente di Barletta. Mentre si trovava tranquillamente in compagnia di alcuni connazionali, ai suoi polsi sono scattate le manette, con l’accusa di violenza sessuale e violazione dell’ordine di allontanarsi dal territorio nazionale italiano.
A causa dell’elevata probabilità di fuga, trattandosi di un senza fissa dimora nonchè pregiudicato, e vista ovviamente la gravità dei capi di imputazione a lui contestati, al pubblico ministero del tribunale di Trani è stata inoltrata la richiesta di una urgente oltre che necessaria misura cautelare in carcere del soggetto, immediatamente sottoscritta. Il marocchino pertanto, a seguito delle consuete formalità di rito, è stato trasferito nella casa circondariale di Trani.
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