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martedì 2 febbraio 2021

Sergio Mattarella convoca per domani mattina Mario Draghi: l’obiettivo formare un altro governo (abusivo)





“Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha convocato per domani mattina al Quirinale il professor Mario Draghi“. Le parole, in diretta tv, del portavoce del Presidente della Repubblica Giovanni Grasso, rilasciate poco dopo le 21.30, arrivano nelle case degli italiani mentre molti sono davanti alla tv a seguire i vari talk e le cronache sulla crisi politica. Una serata che sembrava incentrata sulla fine di Giuseppe Conte, almeno come premier, e la sua speranza di essere per la terza volta a Palazzo Chigi come presidente del Consiglio. Una speranza che è stata stoppata da Matteo Renzi che alla fine ha fatto fallire la voglia di Pd e Cinquestelle di creare il Conte-ter.


Ed ecco che però la scelta del Quirinale per l’ex governatore della Banca Centrale Europea sembrava già pronta. La comunicazione di Grasso arriva pochi minuti dopo le parole di Mattarella avevano chiarito che la maggioranza che sosteneva Conte non esisteva più. Glielo aveva detto lo stesso presidente della Camera, Roberto Fico, cui aveva dato un incarico esplorativo per lavorare sulla possibilità di scoprire se ci fossero le basi di un Conte-Ter con le stesse forze del Conte-bis. Un tempismo, quello di Mattarella, che è sospetto. Come se il Capo dello Stato avesse già pronta la carta Mario Draghi se la missione di Fico fosse fallita.

E la scelta di Mario Draghi da parte di Mattarella lancia un sasso anche nel centrodestra. Un centrodestra che si è presentato unito alle consultazioni e che a gran voce, tranne quella più sommessa di Forza Italia, le elezioni. Ma ora con la certificazione del Quirinale che le elezioni anticipate sono l’ultimo dei suoi pensieri e la scelta di chiamare Draghi al Quirinale per chiedergli di fare un governo, mette l’attuale opposizione davanti a delle scelte che possono anche far saltare il banco: Berlusconi non è assolutamente contrario alla cosiddetta maggioranza Ursula e appoggerebbe un governo a guida Draghi. Di fatto il centrodestra attuale già non esisterebbe più, ma anche tra Lega e Fratelli d’Italia si rischia una rottura. Sia Salvini che la Meloni sono contrari ad un governo Ursula. Lo hanno ribadito anche se in maniera diversa anche subito dopo la scelta Draghi fatta da Mattarella, ma il leader leghista sembra meno battagliero su questo tema, grazie anche ai suggerimenti di Giancarlo Giorgetti, e Giorgia Meloni, la più decisa ad andare alle elezioni, potrebbe alla fine cedere, per non rompere l’unità del centrodestra. Insomma il futuro del centrodestra sarà deciso proprio sulla figura di Mario Draghi



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