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venerdì 10 aprile 2020

Mes, Salvini e Meloni azzannano il piddino “venduto” Gualtieri: “Alto tradimento del popolo italiano”



Giorgia Meloni e Matteo Salvini vanno all’assalto del ministro dell’Economia. Gli eurobond rimangono dove li ha messi il ministro Roberto Gualtieri, ovvero “sul tavolo”, mentre gli aiuti arriveranno dal Mes, il Fondo Salva Stati, ma senza condizioni solo per le spesse sanitarie. “Il ministro Gualtieri ha firmato per attivare il Mes, niente Eurobond e Italia messa sotto tutela. Alla fine hanno vinto i diktat di Germania e Olanda, il Governo in questi giorni ha fatto finta di alzare la voce ma, tanto per cambiare, si è piegato ai dogmi nordeuropei.

Non permetteremo a nessuno di banchettare sulla nostra Nazione come già successo in Grecia”, scrive sui social la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni che sbotta: “Lo abbiamo preannunciato e lo ribadiamo: ora Conte, Gualtieri e Di Maio dovranno affrontare il Parlamento, dove Fratelli d’Italia è già schierato per impedire questo atto di alto tradimento verso il popolo italiano”

Parla di strozzinaggio legalizzato Matteo Salvini. “Non ci sono gli Eurobond che voleva Conte ma c’è il Mes, una drammatica ipoteca sul futuro, sul lavoro e sul risparmio dei nostri figli. Dal 1989 ad oggi l’Italia ha versato all’Europa 140 miliardi, ora per averne a prestito 35 ci mettiamo nelle mani di un sistema di strozzinaggio legalizzato. Oltretutto, senza nessun passaggio in Parlamento, come più volte richiesto dalla Lega. Siamo fuori dalla legge, siamo alla dittatura nel nome del virus. Presenteremo mozione di sfiducia al ministro Gualtieri. P.S. Se il governo olandese festeggia, vuol dire che è una seconda Caporetto”, dichiara il segretario della Lega.

Gualtieri ha replicato intervenendo a Unomattina su Rai1: sul Mes sono “accuse abbastanza grottesche, forse Meloni e Salvini ignorano che il Mes già esiste e prevede delle condizionalità, cioè la troika. L’Eurogruppo ha proposto, non deciso, che il Mes possa offrire oltre agli strumenti che già offre anche uno strumento incondizionato”.

Il ministro ha spiegato che “sul Mes è stata eliminata ogni condizionalità, si è introdotto uno strumento facoltativo, una linea di liquidità fino al 2% del pil, che può essere attivato senza condizione”.

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