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sabato 4 aprile 2020
L’ideona di Sartori per “rilanciare” l’Italia: “Patrimoniale all’1%”. Poi “lecca” Conte: “Ha senso di responsabilità”
“La patrimoniale non è altro che un patto di solidarietà, si potrebbe chiamare prestito di solidarietà. Andrebbe chiesto a tutti l’1%”. Mattia Santori, intervistato da Lilly Gruber nel corso della trasmissione Otto e Mezzo, si dice favorevole all’introduzione di una patrimoniale per superare l’emergenza coronavirus.
“Se sono molto ricco e do l’1% del mio patrimonio per chi sta peggio, è qualcosa che mi tornerà indietro. Ma anche se non sono ricco… se non la chiamassimo patrimoniale, i cittadini sarebbero meno reticenti”, afferma il leader delle Sardine. Santori propone “un prestito di solidarietà” per evitare che si cittadini si rivolgano ai camorristi e agli usurai e “un fondo di garanzia, per un microcredito garantito dallo stato e dai cittadini stessi”. Il leader delle sardine chiarisce che il movimento da lui creato non è affatto sparito: “Abbiamo semplicemente deciso di non fare rumore perché è un periodo storico che richiede silenzio e operosità”.
Le Sardine, poi, in queste settimane, si è adoperato per raccogliere 35mila euro che andranno alla Protezione Civile e ad Emergency in prima linea nella lotta al coronavirus. Insomma, per ora le Sardine preferiscono lavorare nell’ombra, ma in futuro “saremo molto più organizzati. Questo periodo – osserva Santori – ci serve per trovare una struttura, si crescerà, abbiamo competenza e capitale umano”
Non sono mancate, poi, le sviolinate al premier Giuseppe Conte che “ne esce bene” da questa situazione perché “ha il senso di responsabilità del buon padre di famiglia che le persone capiscono, pure con degli errori e con della confusione“. E aggiunge: “Credo che il governo stia facendo tutto il possibile e nella direzione giusta”. Matteo Salvini e Giorgia Meloni, invece,“non perdono occasione per rimarcare errori e sviste, ogni cosa viene analizzata per trovare il pelo nell’uovo, in questo momento è inopportuno”.
L’Unione Europea si sta muovendo ma non riesce a conquistarsi la fiducia dei cittadini europei. “C’è l’impressione che la solidarietà che oggi ti viene data, la pagherai in futuro a caro prezzo”, dice Santori che ha ha vissuto la stessa sensazione quando viveva in Grecia all’epoca della crisi economica. Il popolo italiano, infine, sta mostrando tutta la sua solidarietà e, grazie al volontariato, sta arrivando laddove lo Stato non ce la fa
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