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sabato 26 ottobre 2019

Oggi il funerale delle 4 sinistre in Umbria. E Giuseppe Conte senza vergogna si vende il decreto terremoto



Cinico Conte, penoso Di Maio, nervoso Zingaretti, patetico Speranza, latitante Renzi. Ma che bella compagnia stamane a Narni. Guardacaso, si ritroveranno i primi quattro ad un “evento di governo“, così è stato reclamizzato, nell’ultima giornata di campagna elettorale in Umbria. La faccia che ci mettono sarà graffiata da domenica sera.

E davvero dovranno andarsene a casa. Hanno trascorso settimane e settimane a tentare di spiegare che il voto umbro non avrà riflessi sul governo, ma si sono resi conto della balla. Dopo tanti rifiuti, hanno scelto un candidato, Bianconi, che nemmeno si era degnato di far sapere loro dei soldi intascati per la ricostruzione post-terremoto.
Nell’ultimo giorno Conte tira fuori il decreto terremoto…
Ma vederli tutti assieme fa un certo ribrezzo. A partire da Di Maio, che aveva insultato a sangue il Pd proprio per lo scandalo della sanità umbra e non si vergogna di farcisi vedere vicino. E poi quel premier, Conte, imbullonato alla poltrona con qualunque maggioranza, che ha una faccia tosta incredibile. Ieri ha annunciato che domani a Narni andrà a illustrare il decreto sul terremoto.

E non ti vergogni, presidente del Consiglio, di fare una cosa del genere alla vigilia del voto? Hai deciso di comprare il voto degli elettori? E quell’altro, il ministro della sanità, Speranza, che farebbe bene a girare al largo da una regione dove chi gestiva le politiche della salute ha messo a repentaglio ogni parvenza di diritto. E lui va a benedire i compagni che non guardavano, non ascoltavano, non parlavano. Scimmie. Il più ridicolo della compagnia resta Matteo Renzi. Come annunciato ieri da Affari Italiani non ci sarà. No, lui non si può far vedere in compagnia di Luigi Di Maio. Per entrambi sarebbe difficile da spiegare al loro elettorato.

E a pensarci bene Renzi non si può far vedere neppure con Conte, altrimenti come fa a litigarci un giorno sì e l’altro pure. E ovviamente, Matteo deve stare dall’altra parte della terra quando in giro c’è Nicola, che con lui ha giustamente il dente avvelenato per la guerra che gli sta facendo da un minuto dopo aver incassato ministri e sottosegretari. Con Speranza, invece, è proprio inutile comiziare assieme.
L’addio della sinistra alla regione Umbria
Ecco, queste sono le quattro sinistre che vorrebbero governare l’Umbria, dopo il disastro legato all’amministrazione uscente di Katiuscia Marini, finita nella polvere per quanto emerse da indagini e intercettazioni. Sapere che stamane ci sarà questa sceneggiata funeraria in quel di Narni provoca davvero rabbia, perché vanno a prendere in giro la comunità locale.

Racconteranno frottole anche sulla loro manovra economica, nasconderanno le nuove tasse che si stanno abbattendo sui cittadini, si venderanno quella miseria di cuneo fiscale con cui imbroglieranno i lavoratori dipendenti. Non sarà un evento gioioso, ma solo una messinscena, perché sanno che si tratta dell’addio della sinistra all’Umbria.

Costoro non meritano più fiducia dal popolo che hanno ingannato e imbrogliato. E ora pretendono pure di continuare a farlo. Ma vadano davvero al diavolo! Saranno gli elettori a dar loro la lezione che meritano dopo il saccheggio che ha visto protagonista il Pd. E se la beccheranno pure quei Cinquestelle che ci si sono alleati con una giravolta incredibile.

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