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sabato 26 ottobre 2019

Lamorgese è il “ministro dell’invasione”: moltiplica i posti nell’hotspot di Lampedusa. Un incentivo agli arrivi



Porti spalancati e hotspot sempre più grandi. Pd e 5 Stelle hanno trovato la soluzione al dramma migratorio. Altro che accordo di Malta, rotazione dell’ accoglienza, redistribuzione dei richiedenti asilo, Francia e Germania pronte a fare la propria parte! Qualora anche il trattato europeo, al momento una farsa, diventasse mai qualcosa di serio, sarebbe comunque superato dall’ ultimo colpo di genio di Conte, l’ unico peraltro (con Di Maio) a credere che Parigi e Berlino si inguaieranno per aiutarci.

Questa la prodigiosa trovata del premier: il centro di raccolta di Lampedusa trabocca di migranti? E noi lo costruiamo più grande! Proprio così: di fronte a un hotspot in cui la settimana scorsa – come evidenziato da Libero – c’ erano 320 immigrati a fronte di una capienza massima di 94, il governo non ha deciso di imporre una stretta sui porti, limitando così le partenze, gli arrivi, i morti in mare, il lurido lavoro degli scafisti e gli affari delle ong. No: la soluzione migliore era quella di quintuplicare i posti a disposizione sull’ isola.
INCENTIVO AGLI ARRIVI
La notizia l’ ha data con naturalezza ieri alla Camera il ministro dell’ Interno Lamorgese nel question time. La titolare del Viminale ha esposto il piano dell’ esecutivo giallorosso in risposta all’ interrogazione della deputata forzista Laura Ravetto, intervenuta domenica sul nostro giornale per denunciare la situazione del centro siciliano. Entro marzo i posti saranno 132 in più: dai 96 attuali diventeranno 228. Tra le priorità vi sarà il ripristino dell’ area dedicata ai minori, inagibile da un anno e mezzo a causa di un incendio appiccato da un gruppo di ospiti gentiluomini. A lavori ultimati, poi, la struttura sarà in grado di ospitare 439 migranti.

Ora: è sacrosanto che chi viene accolto trovi condizioni dignitose e che i bambini abbiano tutto ciò che è necessario. Il punto è che il governo, anziché disincentivare l’ immigrazione irregolare di massa, trasformerà un centro di raccolta temporaneo in un grande villaggio. «Il tutto» sottolinea Ravetto «su un’ isola di 6.500 abitanti, dove la comunità è costretta a usare il desalinizzatore. I soldi non potevano essere usati in altro modo?». L’ onorevole di Forza Italia non si capacita del piano-Lamorgese: «È scandaloso! L’ unico modo per risolvere il problema è rimpatriare chi non ha diritto di restare, e invece il governo vuole trasformare l’ hotspot in un centro d’ accoglienza. Mi rincuora sapere che mamme e bambini avranno di nuovo i loro spazi, i più piccoli vanno sempre tutelati. Però questa struttura dovrebbe servire a smistare gli stranieri che si trovano qui temporaneamente, non ad altro.

Inoltre i migranti sono liberi di entrare e uscire quando vogliono, un danno enorme per un’ isola che vive di turismo. Per il 90% si tratta di migranti economici, soprattutto tunisini, un’ assurdità dato che l’ Italia con la Tunisia ha stipulato accordi di rimpatrio ed economici».
SBARCHI IN VISTA
Sennonché Lamorgese ha tenuto a precisare: «In merito alle preoccupazioni manifestate sul sovraffollamento dell’ hotspot, devo dire che il 16 ottobre erano ospitati 329 migranti, e ciò era dovuto alla circostanza eccezionale del soccorso di 172 persone che si era svolto la notte precedente».

Non lo mettiamo in dubbio, e però l’ eccezionalità, con questo governo, è tornata a essere normalità. Ora, ha aggiunto il ministro, nel centro di Lampedusa ci sono 48 migranti. Un numero ragionevole, se non fosse che l’ annunciato maxi-ampliamento dell’ hotspot oltre a rischiare di rinvigorire il business dell’ immigrazione trasformerà la struttura in una bomba a orologeria. Nel frattempo Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranée, punta a sbarcare a Lampedusa altri 104 migranti. Caustico il commento di Salvini: «Le ong ordinano e il nostro governo obbedisce».

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