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lunedì 22 ottobre 2018

Strabiliante la vittoria di Salvini a Trento e Bolzano


Stavolta sono voti veri, non sondaggi. E questi voti veri, sia pur raccolti in un test locale e per di più assai particolare, in due province autonome, ci danno alcune conferme destinate a pesare negli equilibri interni al governo.

Un patto, quello con la Lega, a cui Svp dovrebbe soggiacere nonostante a sottrargli una parte significativa dei voti sia stato proprio il partito di Salvini, che a Bolzano ha perfino conquistato il primato con il 30% dei consensi.

Un exploit confermato anche in Trentino dove a spoglio ancora in corso la vittoria di Maurizio Fugatti è già data per scontata. Una vittoria ancora più significativa se confermerà, come al momento sembra, che è la Lega l’unico vero vincitore di queste elezioni.

Ma a soffrire sono anche i 5 Stelle. Vedremo alla fine dello scrutinio quale sarà lo spread tra i due partiti e soprattutto, se e quanto si sarà ampliato rispetto alle politiche del 4 marzo. Se cosi fosse ( ed è probabile) le tensioni a Roma non potranno che aumentare. Luigi Di Maio è sempre più sotto pressione. L’ala sinistra del M5S ha già preannunciato che sul decreto sicurezza (su cui Salvini ha ottenuto dal capo M5s il via libera solo a modifiche concordate) non si faranno marce indietro.

E tra poco tornerà a Roma dal suo tour sudamericano Alessandro Di Battista, pronto a rappresentare la pancia del Movimento a scapito dell’ala governista di Di Maio.

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