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venerdì 23 agosto 2019

Lo schiaffone di Bertinotti: “Il Partito Democratico non sa parlare al popolo e ha paura delle urne”


Fausto Bertinotti dice un “no” categorico a un governo Pd-M5S. Servirebbe solo a sfogare il “governismo”, l’ansia di andare al governo, propria del centrosinistra. Si torni piuttosto alle urne. Ma con la consapevolezza che alla politica italiana, per uscire dalla crisi «drammatica» in cui si trova, serve una rivoluzione, una rottura.

Che deve partire innanzitutto dall’ascolto del popolo, magari attraverso un “dibattito nazionale” sul modello di quello lanciato dal presidente francese Emmanuel Macron dopo le rivolte dei gilet gialli. Bertinotti, ex segretario di Rifondazione comunista, fa il punto della situazione con l’Adnkronos. Conscio, puntualizza, che «dico cose urticanti, ma me lo posso permettere». Su un’alleanza di governo tra Movimento 5 stelle e Partito democratico, è netto.

«Così facendo – dice – il centrosinistra ripensa l’ancien régime, ritorna a quel sistema politico che ha determinato il vuoto che ha portato al governo dei populisti: le stesse movenze, le stesse relazioni tra partiti, lo stesso governismo, l’ansia di andare al governo, come se non fosse stata proprio la governabilità a provocare l’attuale crisi». Piuttosto di cedere alla tentazione di tornare a tutti i costi al governo, dunque, si vada a votare.

Anche se ciò dovesse favorire la Lega. «Se chi vuole contrastare Salvini – prosegue Bertinotti – ha paura delle urne e di misurarsi con la propria inadeguatezza, allora è evidente che quelle forze devono attuare una rivoluzione al loro interno, devono cambiare».

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